Perchè è importante gestire e tutelare i patrimoni? Ci sono almeno due buoni motivi.

Il patrimonio medio degli italiani è fra i più alti al mondo e non pianificare per tempo la successione patrimoniale causa perdite di tempo, liti e a volte anche perdita del valore del patrimonio

Primo motivo – Il patrimonio medio italiano è fra i più alti

In base ai dati del Global Wealth Report 2017 di Credit Suisse, il livello dei patrimoni delle famiglie europee è continuato a crescere anche durante la crisi ed è oggi molto superiore rispetto ai livelli di inizio secolo.
In particolare, in Italia, il patrimonio medio resta tra i più alti fra quelli europei, anche rispetto a quello tedesco, pur essendo cresciuto proporzionalmente meno che altrove.

Ricchezza procapite Italia 2000-2017

Ricchezza procapite Italia 2000-2017 – fonte: global-wealth-report-2017 Credit Suisse

Secondo motivo: Non pianificare la successione patrimoniale causa liti e perdita di valore

Molti sono i casi che sentiamo raccontare in tal proposito. Liti tra gli eredi, incompletezza degli atti o dei documenti. Senza contare la maggior parte dei casi in cui non ci sono disposizioni o testamenti.
Per fare degli esempi possiamo prendere in considerazione casi eccellenti come quelli di Luciano Pavarotti e di Lucio Battisti.

Facciamo il testamento!?
Nel primo caso, quando il 6 settembre del 2007 si spegneva a Modena, Luciano Pavarotti aveva scritto non uno, non due, ma tre testamenti e, per non farsi mancare nulla, aveva persino istituito un trust!
C’erano tutti gli ingredienti per cominciare una battaglia infinita se non si fossero riuniti intorno ad un tavolo riuscendo a comporre bonariamente la vicenda. Per fortuna tutto risolto ma di sicuro è costata qualche notte insonne ai protagonisti di questa storia.
È importante fare testamento ed è necessario pensarlo e scriverlo nel modo giusto, accompagnati da un esperto. Troppi strumenti non coordinati creano solo confusione e inutili tensioni
(qui trovi l’articolo completo sull’eredità di Pavarotti dell’avv.to Leo De Rosa)

E se la mia società la lascio a te…
L’altro caso studio è quello del duo Battisti-Mogol
E’ il settembre del 1998 quando Lucio si spegne in una clinica milanese. La sua eredità musicale è patrimonio di tutta l’Italia. Ma la musica degli affari, delle carte, la musica delle società, dei diritti d’autore è di moglie e figlio. Con buona pace del socio Mogol che ha solo il 9%? Infatti le canzoni sono anche sue, è il paroliere oltretutto. Risultato? Dissidi, liti, battaglie giudiziarie, tribunali, condanne e alla fine la messa in liquidazione della società…
Sarebbe bastato scrivere bene lo statuto della società per evitare tutto questo (qui trovi l’articolo completo sul “caso Battisti-Mogolo”, sempre dell’avv.to Leo De Rosa)

Per fortuna qualcuno pensa anche al futuro (soprattutto a quello della sua azienda)
Una persone lungimirante è stata Ingvar Kamprad (fondatore Ikea) che già dal lontano 1976 aveva preparato il suo primo testamento. Per poi aggiungere la costituzione di una Fondazione. Ma per questo rimando la tua curiosità all’articolo di Citywire (qui trovi l’articolo completo sul fondatore IKEA)

Facciamo un po’ da noi con una bella polizza?
Sicuramente le polizze vita sono uno strumento utile per chi pensa di lasciare qualcosa in eredità ai propri cari, persone di famiglia o non. Bisogna tenere presenti però alcune particolarità quando si stabiliscono i beneficiari.
Le polizze vita sono prese in considerazione da molti perchè non rientrano nell’asse ereditario, non sono computate per formare le quote degli eredi, né per calcolare se vi sia stata lesione di legittima; le somme riscosse non devono essere inserite nella dichiarazione di successione e pertanto non sono soggette al pagamento delle imposte.
Però la liquidazione dell’indennità dovrà essere fatta in parti uguali o in base alle quote di eredità stabilite per le successioni legittime o testamentarie?
Oppure: il beneficiario è soggetto terzo, non legato al contraente da vincolo di mantenimento o di dipendenza economica? Allora si configurano delle “donazioni indirette” (qui trovi l’articolo completo del notaio Claudia Ganginato)

Pensare ad assicurare un domani per una persona diversamente abile

Se ti trovi a ragionare sugli strumenti della interdizione ed inabilitazione, previsti dall’ordinamento, stai valutando come disegnare il domani, dopo di te, per una persona cara tra le ipotesi di un tutore o di un curatore.
Oggi ci sono nuovi strumenti che aiutano a migliorare questi progetti. Fra questi il trust. Difficile scrivere un Vademecum completo per la tutela patrimoniale dei soggetti “deboli”. Però puoi trovare argomenti interessanti su questo articolo dell’avv.to Massimo Perini (qui trovi l’articolo completo)

Come è meglio agire per tutelare i patrimoni?

In ogni caso non è semplice. Conviene affidarsi a un esperto o meglio a un pool, un gruppo coordinato di professionisti, che sappiano valutare le esigenze e scegliere gli strumenti migliori per tutelare il tuo patrimonio e pianificare le successioni.

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