Per conoscere la figura del consulente patrimoniale e i vantaggi che può portare ad un imprenditore, vi propongo una riflessione apparentemente al contrario.

Cosa rende unico un imprenditore?
Una delle principali caratteristiche dell’imprenditore affermato è sicuramente quella di sapersi porre degli obiettivi e degli interrogativi.Farsi delle domande, soprattutto, è un buon inizio verso qualunque obiettivo e un importante esercizio. Impegnarci a rispondere stimola la riflessione, ci costringe a pensare e a confrontarci con altre persone. Sono attività per nulla scontate o banali, in un mondo sempre più occupato dalla frenesia e impegnato a risolvere le urgenze, perdendo a volta di vista le priorità.

Chi è il consulente patrimoniale? Cosa fa? Soprattutto come può essere utile ad un imprenditore?

Se l’imprenditore deve sapersi interrogare, allora il primo fondamentale compito del consulente patrimoniale è aiutare l’imprenditore a trovare gli spazi per fermarsi, a riflettere e a porsi le giuste domande.

Ma andiamo alle origini, al significato della parola “imprenditore”.

È colui che comincia qualcosa, che avvia un’iniziativa e dal latino, “prende sopra di se’ ” il rischio di un’attività economica.

L’imprenditore è un visionario, una persona che ha la capacità di vedere le cose in modo nuovo e diverso. Ha il guizzo, lo slancio e un istinto per l’innovazione che porta a fare la differenza.

Un esempio è Enzo Ferrari, che ha saputo colorare di rosso i suoi sogni ed ancora oggi è simbolo di unicità ed esclusività.
Fare l’imprenditore non è da tutti e non tutti ci riescono.
L’uomo non è mai un soggetto completamente razionale e prevedibile. Ecco perché anche le scienze che studiano le relazioni umane e i modelli di comportamento, così come anche l’economia o la finanza, non sono “scienze esatte”.

Questa “irrazionalità” è anche la fortuna e contemporaneamente il dramma del buon imprenditore. Riuscire a mantenere un “equilibrio sopra la follia” come direbbe Vasco Rossi.

Molto spesso il primo pericolo dell’uomo di impresa è proprio lui medesimo.
Sia nell’azienda che negli investimenti è prima di tutto il nostro comportamento la chiave del successo e del suo mantenimento nel tempo.
Qui arriviamo al cuore dell’attività del consulente patrimoniale:

AIUTARE L’IMPRENDITORE DI SUCCESSO, RICCO, A RIMANERE RICCO E DI SUCCESSO.
Come? Aiuta l’imprenditore a capire quando agisce in modo irrazionale, non con la testa ma “con la pancia” o seguendo le mode del momento.

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Il consulente patrimoniale in parole povere si preoccupa di mantenere e proteggere il patrimonio complessivo.
Caratteristiche di un buon consulente patrimoniale sono quella di essere Facile cioè sapere identificare facilmente il reale valore patrimoniale del cliente ed essere Utile nel far vedere le cose importanti che in apparenza non si vedono.

Proviamo con un piccolo esercizio.

Guarda bene: riesci a a trovare l’errore?
1 2 3 4 5 6 7 8 9

 

Se non trovi l’errore è perchè siamo condotti a guardare in un posto diverso.
L’errore in questo esercizio è nella ripetizione della lettera “a”, non nella sequenza dei numeri.

Ora che abbiamo compreso come il punto di osservazione sia importante per non commettere errori, possiamo chiederci: quale è il reale valore patrimoniale? Come si calcola? È la casa, l’azienda, il patrimonio finanziario? Oppure sono le relazioni, la famiglia, le persone che lavorano e collaborano con me nella mia impresa?

Il vero rischio è legato agli immobili o alla finanza oppure al possibile verificarsi di un danno imprevisto?
In un paese come l’Italia che, dopo il Giappone, è il più vecchio del mondo per età della popolazione, come pensiamo di prepararci alla terza o quarta età, quando magari non saremo più capaci di intendere e volere o semplicemente quando vorremo goderci senza pensieri tutto lo splendido lavoro fatto con tanta passione nella nostra vita?

Imprenditore e consulente patrimoniale diventano un po’ il “confessato e il confessore” di quelle che sono le paure, i traguardi, le difficoltà e i cambi di programma. Un cammino di fiducia reciproco in cui con il tempo si impara a conoscersi. Per diventare un po’ alla volta, partner, un po’ soci, per condividere progetti patrimoniali in divenire e coinvolgere gli attori giusti.

Anche Enzo Ferrari non era solo nel suo sogno. Ha scelto e lo hanno affiancato: manager, ingegneri, direttori sportivi, designer, piloti, senza dimenticare i preziosissimi meccanici.
Per progetti importanti occorre saper lavorare in squadra e saper usare una chiave magica: la COMUNICAZIONE.

In un progetto patrimoniale non bastano l’imprenditore ed il consulente patrimoniale.
Occorre una squadra, con altri esperti che sappiano dialogare, in sinergia, portando ciascuno la propria preziosa competenza. Notaio, avvocato, commercialista, consulente aziendale, banca. Quella collaborazione con l’imprenditore che diventa “Wealth Management” dove il consulente patrimoniale è un po’ il “direttore sportivo”

dott.ssa Mara Sella

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