Quando i mercati salgono sono tranquilla, quando scendono sono felice.

Affermazione forte, provocatoria, soprattutto in tempi come questi! Eppure, negli scenari finanziari, come non ci sono fasi rialziste “per sempre”, così non esistono periodi ribassisti in eterno.

Dopo i maxi-guadagni messi a segno in questi anni, dopo che i gestori, giornalisti e TV parlano di record su record superato dalle borse, di periodo più lungo di rialzo nella storia, è arrivato un “cigno nero”: il #coronavirus. Un evento imprevedibile e incontrollabile, che cambia i paradigmi economici: l’esplosione del virus COVID-19.

È capitato proprio quando era in atto una grande guerra economica-commerciale tra le due super potenze mondiali USA e CINA. È capitato proprio in un momento in cui le valutazioni dei mercati erano elevatissime, sostenute anche dalle politiche monetarie degli ultimi anni delle banche centrali. Il risultato è una volatilità schizofrenica e una “epidemia della paura” come afferma Robert Shiller, professore della Univesità di Yale, nonché premio Nobel per l’economia, nell’intervista a CNBC

Robert Shiller epidemia della paura coronavirus Covid-19

Robert Shiller epidemia della paura coronavirus Covid-19

Il Coronavirus e l’altro virus

Nella visione proposta dal prof. Shiller, i mercati finanziari sono vittima di due virus:

  1. il Coronavirus… e su questo, credo, siamo tutti d’accordo
  2. una vera e propria “epidemia della paura” cagionata da una informazione non sempre aderente alla realtà scientifica

Partiamo dalla “epidemia della paura”. Per dirla con le parole di Shiller, “l’epidemia proiettata sui mercati provoca un’impennata della volatilità”. È un fattore emozionale forte, un’onda che rischia di travolgerci. È questo quello verso cui Shiller cerca di metterci in guardia.

La paura è una emozione naturale. È giusto avere paura; la natura ci ha dotati di questa emozione protettiva. Deve esserci ma non deve paralizzarci. La sua funzione è essenzialmente renderci consapevoli. Ci rende coscienti dei rischi e non solo. Sembra un controsenso ma la paura può darci il coraggio di affrontare le cose, può stimolarci a cercare i metodi giusti e a metterli in atto.

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La paura e i suggerimenti dell’economia comportamentale

Analizziamo questo spunto con una prospettiva rivolta ai mercati finanziari. Le scelte di investimento dovrebbero essere ponderate, far parte di una strategia precisa e lungimirante, costruita con un portafoglio equilibrato e diversificato, in grado di reggere l’onda d’urto di una situazione sfavorevole, come quella che stiamo vivendo oggi “ai tempi del Coronavirus”.

È fondamentale concentrarsi sul proprio obiettivo ed evitare azioni impulsive come quella di disinvestire.

Cadere in questa trappola comporta il mettersi nella condizione di dover prendere due decisioni giuste. Prima: qual è il momento giusto per uscire? Seconda: qual è il momento giusto per rientrare?

Agire di impulso e farsi prendere dal panico, sono gli errori più comuni che si commettono in situazioni del genere ma sono anche quelli che portano maggiori danni ai nostri risparmi. Daniel Kahneman, insignito del premio Nobel nel 2002 e pioniere dell’economia comportamentale, è stato il primo con Amos Tversky, a documentare uno degli errori cognitivi più frequenti ovvero l’avversione alle perdite. Una altro premio Nobel per l’economia Richard H. Thaler spiega che Le persone odiano perdere. Quando si perde qualcosa si prova un’infelicità due volte maggiore della felicità che si ottiene guadagnando quella stessa cosa

(Per approfondire gli argomenti della finanza comportamentale puoi leggere l’articolo Proteggere e Tutelare il Patrimonio )

Quanto costa lasciarsi prendere dalla paura?

Prendiamo ad esempio un’interessante ricerca condotta dall’osservatorio di Moneyfarm. Si fa il paragone tra l’andamento di due portafogli (identici) di due investitori che hanno adottato due comportamenti diversi:

1) investitore (colore arancio) che è uscito in concomitanza delle quattro principali flessioni dei mercati (11 settembre 2001, Sars 2003, etc) degli ultimi dieci anni per poi rientrare dopo le rispettive riprese;

2) investitore (colore blu) che non ha mai disinvestito perché ha preferito lasciar passare le tempeste sui mercati.

Portafogli finanziari a confronto durante le crisi

Portafogli finanziari a confronto durante le crisi

L’assenza del “rimbalzo”, cioè di un repentino cambio di tendenza con aumento dei rendimenti dopo le cadute, ha portato al primo investitore (arancio) un rendimento inferiore del 35% rispetto a quello del secondo investitore (blu) che non ha toccato i suoi investimenti.

In pratica, non è servito a niente evitare le perdite nel breve termine: uscire dai mercati in questo caso ha portato alla perdita di circa il 60% della crescita del portafoglio nel lungo periodo. I mercati sono imprevedibili e fluidi per natura e fare “market timing”, ossia intercettare il momento giusto per entrare e uscire dai mercati, è una scelta rischiosa per i propri risparmi. Questo perchè la maggior parte degli investitori non ha tutto il tempo e soprattutto le necessarie competenze per investire autonomamente in modo efficace.

Come reagisci davanti alle scelte finanziarie? Puoi scoprirlo con il mio test dell’Investitore emozionale >>> CLICCA QUI

“Ma questa volta è diverso” e quanto durerà la crisi da coronavirus?

Vi do una bella notizia: ogni volta era diverso e sembrava la fine del mondo.

Quanto durerà? Quanto profonda sarà questa crisi? Al momento è impossibile da stabilire perché una epidemia di così larga scala è un evento eccezionale. Breve o lunga che sia la durata, in ogni caso il ragionamento non cambia. Ad un certo punto le recessioni si concludono e il mercato che si muove sempre in anticipo, inizierà a riprendersi.

Cicli di mercato ribasso ripresa Black Rock

Cicli di mercato ribasso ripresa Black Rock

Come abbiamo visto, i cali di mercato fanno parte della normalità e sono sempre da mettere in conto. Nessuno sa dire tra quanti giorni i mercati ripartiranno, ma di sicuro ripartiranno. Alla base di investimenti efficaci c’è una pianificazione attenta e prima di tutto consapevole. La consapevolezza aiuta a non lasciarsi contagiare da pessimismo, paura e ansia.

Ho detto più volte nelle scorse settimane che “le banche centrali non stampano antivirus”. Ora vi lascio una notizia positiva: la scelta di mantenere gli investimenti fatti, è il miglior vaccino a lungo termine per i nostri risparmi al tempo del coronavirus.

Resta da valutare, anche se con attenzione, la possibilità di fare alcuni investimenti mirati come in tutti i periodi di ribasso dei mercati finanziari.

Per approfondire puoi scrivere a >>> chiedo@salottifinanziri.info

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Dr.ssa Mara Sella