Passato, presente e futuro sono tre facce di un unico valore: il Tempo.

Quello con la “T” maiuscola. Fare tesoro del tempo, significa fare memoria del passato, significa anche sognare e inseguire la sfida del domani, il futuro. Ma è soprattutto vivere il tempo presente, qui e ora che ci fa assaporare la pienezza della vita.

Quest’anno il mio invito è a vivere il Natale come valore del Presente!

Lo faccio prendendo spunto dall’articolo di Alessandro d’Avenia su Il Corriere della Sera. Mi è piaciuto, mi ha fatto riflettere, come persona e come professionista, consulente patrimoniale.
Non diamo forse valore alle cose in funzione del tempo?
Finanziariamente, non valutiamo (dovremmo) con attenzione il panorama temporale dei nostri progetti prima di scegliere l’impegno e la durata dei nostri investimenti?

Ogni civiltà, ogni cultura, ogni attività della nostra vita ha inseguito, intende ed incarna il valore del tempo in modo diverso.

L’articolo di d’Avenia mi ha colpito perchè riporta l’attenzione sul verbo “incarnare“. Lo fa riprendendo le parole del Vangelo di Giovanni:

In principio era il Verbo… il Verbo si fece carne…” Gv 1, 1-18

Farsi carne, cioè affrontare la vita e accettare il peso del tempo: il Presente. Questa non è una condanna da scongiurare, appunto mitizzando il passato, o il futuro, ma una sfida. La libertà sta nella capacità di vivere ogni momento, nella pienezza del senso che decidiamo di dargli.

La vita di oggi, con tutto ciò che contiene, diventa l’occasione di dare senso ad ogni istante. Non un “vivere alla giornata”, ma vivere La giornata.

Il presepe nasce dalla sensibilità di un uomo, Francesco d’Assisi, che volle rappresentare e incarnare i disagi in cui il Bambino, adagiato su una mangiatoia (praesepium in latino) si è trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato.

Un simbolo vivo il presepe di Francesco, senza statuine, senza personaggi, solo con una mangiatoia vuota su cui fu celebrata l’Eucarestia. Uno spazio, un tempo, in cui uomini e donne reali, con le loro vite piene di fatiche e gioie, si incontrano e celebrano un ricordo, facendolo rivivere, rendendolo presente. Il gesto di Francesco lancia una sfida culturale che riguarda tutti, credenti e non: il nostro rapporto con lo scorrere del tempo.

Ci interroga sul nostro essere qui e ora. Che cosa ci fa vivere la giornata con gioia, libertà e iniziativa? Per cosa viviamo? Ecco, da questa prospettiva Natale è cercare la nostra risposta. Diamo valore al nostro tempo.

Vi auguro che possiate rallentare un momento e vivere il Tempo. Perchè il tempo da valore. Perchè sappiate dare forma a ciò che sognate, dare valore a ciò per cui faticate. Per trovare così la gioia di vivere a pieno il Presente, il nostro dono.

dr.ssa Mara Sella

Natale 2019 SalottiFinanziari Vicenza

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Immagine di copertina Photo by freestocks.org from Pexels