Cosa ti viene in mente quando leggi queste parole? Sostenibilità, Green economy, Economia circolare… ne hai sicuramente sentito parlare.
Sono parole entrate ormai nel lessico comune, che fanno parte quotidianamente dei nostri discorsi, anche al bar. Ormai sono più che parole; sono concetti che fanno parte del sentire collettivo e sempre più influenti.

Quanto incidono sulla nostra vita quotidiana, sul lavoro, sul modo di produrre e anche sugli investimenti?

Come sempre partiamo prima di tutto dai concetti. Non diamo nulla per scontato.

 

Economia circolare


Per capire cosa sia l’Economia circolare, bisogna partire dall’Economia lineare. È l’economia “tradizionale” che parte dalle materie prime e dal loro approvvigionamento. Poi attraverso i processi di lavorazione si ottengono i prodotti finiti. Successivamente c’è la fase di vendita e di uso del bene. Infine, quando il bene ha finito il suo ciclo di utilizzo, si producono i rifiuti. In questo modello di economia, per ottenere un nuovo prodotto occorrono nuove materie prime.

L’Economia circolare invece è quella che “chiude il cerchio”. Gli scarti possono diventare materie prime. Le risorse non si sprecano. Queste attenzioni sono sempre più importanti perché ogni giorno consumiamo risorse e generiamo rifiuti come se avessimo a disposizione più di un pianeta e purtroppo non è così.
(Per approfondire questi argomenti leggi l’inserto Il Sole 24 ore – La Circle Economy. Puoi chiedere copia in ufficio da me o acquistare la copia digitale sul sito ufficiale)

Circle economy cos'è Sella Mara comeinvestire

Circle economy cos’è Sella Mara comeinvestire

 

Per questo motivo l’Unione Europea ha varato il Pacchetto Economia Circolare: un insieme di direttive che obbligano il riciclo. In Italia il pacchetto è stato recepito con quattro decreti legislativi approvati dal Consiglio dei Ministri il 7 agosto 2020.

La Green Economy in Italia

Potrebbe essere una sorpresa per molti: l’Italia, povera di materie prime, è da sempre un paese che pratica in modo compulsivo i principi dell’economia circolare. Siamo addirittura tra i Leader del riciclo! Il fatturato delle imprese italiane attive nel settore del riciclo ammonta a circa 88 miliardi di euro l’anno, con quasi 600 mila addetti occupati. L’industria del riciclo produce 12,6 miliardi di euro di valore aggiunto. Circa l’1% del PIL italiano.

Perché sottolineo tutto questo? Perché la percezione in merito di noi italiani è assolutamente pessimista. Come in tutte le cose però bisogna partire dai numeri e dall’analisi dei fatti. Questo ci aiuta a scoprire le verità nascoste.
L’Italia ha l’indice complessivo di circolarità più alto in Europa (secondo i dati elaborati dal Circular Economy Network, dall’Enea e dalla fondazione Sviluppo e Sostenibilità). Tutto questo fa bene all’economia, fa bene all’ambiente e anche all’occupazione.

Sostenibilità

Ma non solo GREEN! Pensiamo a quanto è cresciuta l’attenzione sugli argomenti che riguardano il Sociale. Quindi inseriamo anche un altro termine: ESG.

ESG è la sigla per le tre parole Environmental, Social, Governance. I tre pilastri su cui si basa il concetto di Sostenibilità! Non solo l’aspetto ambientale dunque. Occorre recuperare e appianare il gap esistente sul fronte delle relazioni sociali e di governo societario. Una lacuna che se presente è sempre meno tollerata dagli investitori. Soprattutto dopo il lockdown. Il caos generato in quel periodo dal virus Covid-19, attraverso una rilettura positiva si è dimostrato anche uno stress test importante per le aziende. Quelle che hanno dimostrato di possedere un buon equilibrio tra relazioni sociali e governance hanno affrontato con migliori risultati il periodo e attratto ulteriori investimenti. Assistenza sanitaria, supporto ai figli, protezione dei lavoratori, politiche di smartworking sono diventati i nuovi indicatori Social di performance.
Anche secondo i risultati di un recente studio dell’Università di Oxford (pubblicato a maggio), investire Green e Social rende di più! Lo studio è stato condotto tra gli altri anche in collaborazione con il premio Nobel Joseph Stiglitz e Nicholas Stern.

creare il futuro con sostenibilità

foto da pexels-tatiana-syrikova

 

Riguardo all’ultimo pilastro “Governance” ormai è chiaro a tutti che la reputazione derivante da buone pratiche di governance, vale oro e rende ricchi i brand!

Ormai la frase di Gordon Gekko nel film “Wall Street”, “il denaro non dorme mai“, è un monito a cui è il caso di aggiungere “ed è sempre più fluido“. I capitali finanziari si stanno spostando verso aziende sostenibili perché, avendo maggiore possibilità di crescere, si è capito che queste saranno aziende oltre che più ricche, soprattutto più stabili. Aziende meno oggetto di fallimenti e ben condotte, perchè più trasparenti. Nella sostanza, aziende potenzialmente più stabili perché orientate al futuro e più flessibili.

Puoi chiedermi maggiori informazioni scrivendo a chiedo@salottifinanziari.info

Nuove frontiere per gli investimenti

Ecco perché la Sostenibilità sarà la nuova frontiera per i risparmiatori. Il virus Covid-19 ha cambiato le nostre priorità, i paradigmi e bisognerà orientarci, scommettere sui grandi temi dell’uomo. Si sta imponendo una nuova logica d’investimento, che supera l’arcaica diversificazione basata per area geografica anche perché le economie mondiali sono sempre più correlate.

Su quali temi investire per il futuro?

Acqua, invecchiamento della popolazione (e quindi strumenti di previdenza e salute), robotica, smart city, digitalizzazione. I grandi temi della storia dell’uomo entrano in maniera preponderante anche nei nostri portafogli. Importante conoscerli, saperli scegliere senza cadere nelle mode passeggere. In realtà si parla di questo già da almeno un paio d’anni (ad esempio vedi PLUS24 – “Come investire sui temi del futuro” 30 marzo 2019) ma l’evento pandemico mondiale causato dal Covid-19 ha accelerato ulteriormente gli investimenti in questi settori, e ha dimostrato quanto siano redditizi rispetto agli investimenti più tradizionali anche nei momenti di crisi.

Stiamo parlando di fondi che investono sui cosiddetti Megatrends. Per scoprire quali sono scrivi ora a chiedo@salottifinanziari.info e prenota una consulenza personalizzata gratuita.

Non dimentichiamo infatti che la materia è complessa e come risparmiatori dobbiamo ricordare di avere un approccio cauto a questo tipo di investimenti: spesso sono più speculativi e più rischiosi.

È fondamentale tenere a mente che hanno necessità di un orizzonte temporale medio-lungo. Serve poi un costante monitoraggio al fine di identificare per tempo segnali di pericolo per quel determinato settore scelto.
Insomma vanno maneggiati con cura.

Servono nervi saldi e mani esperte per identificare quali saranno le Apple o Amazon di domani e soprattutto per tutelarsi da investire nelle Kodak o nei Blockbuster di ieri… Un punto di vista esterno, di chi non è coinvolto emotivamente nella valutazione, con le competenze specifiche sugli argomenti economici e finanziari è molto importante.

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Conoscere, quindi informarsi continuamente, è il punto di partenza fondamentale per potersi confrontare, mettersi in dialogo. Così possiamo scegliere da chi farci aiutare nelle nostre decisioni importanti e nella pianificazione patrimoniale. Questo ci da la serenità di affrontare tutte le situazioni e contribuisce a migliorare la qualità della vita.

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(Questo articolo è estratto dalla newsletter del 25 settembre 2020)

dr.ssa Mara Sella
Consulente finanziario Tutela Patrimoniale

Tel. e Whatsapp 04441497617
Viale Trento 52 – 36100 Vicenza

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