Ottobre è il mese di educazione finanziaria e siamo tutti invitati a partecipare perché il livello di conoscenza della finanza in Italia è tra i più bassi al mondo, ma ci sono 3 motivazioni concrete per capirne di più:

  1. Avere maggiore consapevolezza finanziaria – vuol dire essere più capaci di scegliere, di prendere delle buone decisioni per la nostra vita.
  2. Diminuire l’ansia finanziaria – il 30% degli italiani ne soffriva l’anno scorso, con grandi differenze tra chi ha conoscenza finanziaria e chi non ce l’ha. Con maggiore preparazione siamo meno preoccupati e abbiamo meno paura del futuro
  3. Migliorare la gestione della finanza personale – non si tratta solo delle scelte di investimento e degli strumenti finanziari, ma anche della gestione del debito, della tutela per gli imprevisti, dei paracadute per il futuro.

Quanto costa non avere consapevolezza finanziaria? Quanto costa non sapere?
Facciamo un esempio: supponiamo di avere 1.000,00 euro. Quanto saranno dopo un anno? Nel 2000 solo 25,00 euro in meno. Alla fine del 2022 saranno quasi 70,00 euro in meno.

Questa si chiama INFLAZIONE. Se non la conosciamo la possiamo solo subire.

Lasciare i soldi in conto perché non si sa cosa fare significa costo, perdita sicura. Occorre saper gestire il cambiamento che avanza.

Così l’educazione finanziaria ci aiuta a guardare avanti. È uno scudo di fronte a situazioni difficili, crisi, recessioni, inflazione, guerre valutarie e non solo. Diventa una bussola importante per saper prendere buone decisioni per il nostro futuro.

Siamo veramente consapevoli di cosa significa INFLAZIONE per la nostra quotidianità?
L’inflazione è la bestia nera. È il male dei mali, perché mina il funzionamento del sistema economico. In un mondo normale con inflazione sotto controllo, i prezzi dei beni ci aiutano a prendere delle decisioni perché sono costanti e stabili. Possiamo fare dei preventivi per ristrutturare casa, capire come e quanto indebitarci per comprarne una. Possiamo pianificare gli investimenti nella nostra azienda, capire se assumere o licenziare, prevedere una certa marginalità nei prezzi dei prodotti che vendiamo. Senza contare il budget familiare tra bollette e spese per i figli o le vacanze.

Ma quando i prezzi cambiano velocemente non riusciamo più a fare delle scelte perché le previsioni di spesa cambiano in continuazione e anche in modo importante.

E ovviamente anche risparmiare diventa più difficile, ma diventa ancora più importante farlo e farlo bene.

Proviamo a fare un test: sappiamo qual è la differenza tra valore nominale e valore reale di un bene?

Il valore nominale è esattamente il valore del numero. 1000 euro hanno un valore nominale di 1000.

Ma il valore reale è un’altra cosa. È il valore di quel numero rapportato alla realtà. Queste 2 differenze sono importantissime in finanza perché determinano il potere di acquisto che cambia in base all’inflazione.
Quindi con la stessa cifra domani non acquisterò gli stessi beni di oggi. La tazzina di caffè del 2019 costava in modo diverso rispetto a quella del 2022. Con i miei 10 euro non riesco a bere lo stesso numero di tazzine di caffè di 3 anni fa: eppure 10 è sempre 10.

Come fare perché il tuo potere d’acquisto rimanga stabile?
Occorre guadagnare di più INVESTENDO.

Andiamo per ordine. Primo è importante non fare gli struzzi: si parte sempre e comunque dalla consapevolezza. Il rischio in questo caso si chiama Overconfidence = essere troppo sicuri di se stessi. Chi è troppo sicuro di fare bene è anche quello che risparmia meno, pianifica e investe meno.
Secondo step: risparmiare, assicurarsi contro gli imprevisti e per il futuro. Scontato? Direi proprio di no, visto che gli italiani sono un popolo “sotto assicurato” e che investe pochissimo nella previdenza integrativa. Se non siamo obbligati, come nel caso delle RC auto o dell’assicurazione nella stipula di un mutuo, di assicurazioni danni ne abbiamo poche o per niente. Il fondo pensione l’abbiamo fatto?

Terzo step investire in modo consapevole per salvaguardare il nostro patrimonio. Qui sarebbe importante farci un’altra domanda: meglio un investimento con cedola o con reinvestimento degli interessi? Meglio l’interesse semplice o quello composto? Albert Einstein considerava l’interesse composto l’ottava meraviglia del mondo. Tu sai come funziona?

Ho lasciato aperte varie domande con la speranza di creare curiosità e di stimolare l’approfondimento. Conoscere aiuta a prevenire problematiche finanziarie e prendersi cura della nostra conoscenza finanziaria, significa fare prevenzione, così fondamentale quando si tratta della nostra salute fisica e ugualmente importante per la salute delle nostre finanze.
Invito ad ascoltare l’intervento di Anna Maria Lusardi all’Università di Bologna tenuto nella giornata inaugurale del mese di educazione finanziaria 2022, e soprattutto di partecipare agli eventi che quest’anno sono oltre 770 su tutto il territorio nazionale.

Quello organizzato dal Comune di Isola Vicentina serviva a conoscere “Le 10 regole per fare in modo che i soldi ci rendano felici”. Se ti interessa approfondire, fissiamo un appuntamento e parliamone.