Tutta la nostra vita è un’avventura. Come parte della nostra vita, lo sono anche il nostro lavoro, il nostro fare Impresa, il nostro essere professionisti.
Per superare le sfide, occorre essere preparati ed è necessario cercare e lasciarsi aiutare dagli specialisti giusti, secondo i nostri obiettivi. Solo così possiamo crescere e migliorare sempre. Senza dimenticare che dobbiamo ricercare e riservare i giusti momenti di verifica e di riflessione periodici. Per non fare i pecoroni…
Anche quest’anno, con l’Avvento si avvicina il tempo del Natale, un invito alla riflessione, appunto.
Anche quest’anno approfitto e prendo spunto da un bell’articolo di Alessandro D’Avenia su “Il Corriere della Sera”*
Avvento ha la stessa radice di avventura. “Adventus” infatti (da advenio, da cui il nostro avvenire) era l’incontro/scontro con qualcosa di straordinario che un uomo medievale, a seguito delle sue avventure nella selva (della vita), finalmente raggiungeva per diventare cavaliere: un evento tale da far morire il vecchio io e farne nascere uno nuovo, così come accade nei momenti chiave della nostra esistenza
E cosa sono i fatti della nostra vita e anche gli accadimenti del mondo (compreso quelli legati al COVID-19) se non incontri/scontri?
Come per ogni avventura, in ogni situazione della nostra vita, se davvero desideriamo vincere l’incontro/scontro, dovremmo avere
✔️ una meta chiara
✔️ un progetto
✔️ una strategia
✔️ e degli strumenti di emergenza
Continua D’Avenia:
Per quale «avvento» sono in gioco? Che cosa aspetto? … Ognuno, sente che c’è qualcosa di buono da fare della e nella propria vita, e che questo qualcosa, di cui l’avvento è la ricerca, ha bisogno di un «natale», cioè di una nascita: nostra e altrui …
È questo il segreto dell’avvento, cioè di ogni avventura che prepara una (ri)nascita: il coraggio e la compassione per un pezzettino di mondo ferito o semplicemente dimenticato. Ed è sorprendente scoprire quanto salvare quel pezzetto di mondo salvi un pezzetto della nostra anima …
Ma a che vuoi che serva? E credo che lui risponderebbe «a non smarrirmi io» nel gelo del cuore. Per vivere infatti non basta restare in vita, ma occorre essere vivi: nascere e rinascere sempre.
Possiamo riportare questa visione anche alla vita concreta. Se abbiamo una famiglia, un’impresa, una professione, i nostri risparmi: abbiamo un patrimonio da gestire.
Ogni persona dovrebbe fare le scelte con la prospettiva di portare a qualcosa di migliore per se e per gli altri. Ciascuno di noi può e deve, ricercare e trovare le proprie idee, sogni e aspettative, dando loro forma, rendendole scelte di vita. A volte queste scelte richiedono coraggio, altre ci sembrano banali ma dobbiamo essere consapevoli che ciascuna è un piccolo passo.
Nella nostra vita quotidiana sappiamo che per “fare le cose” servono risorse, non solo emotive e personali, ma anche finanziarie.
Mi auguro e vi auguro di riuscire sempre a fare tesoro delle persone che si incontrano, di quelle che si conoscono nella vita, anche solo attraverso i loro scritti o la loro vita raccontata.
Quest’anno sono rimasta ispirata da alcuni libri o articoli. Come nelle ultime settimane da questo articolo di Alessandro D’Avenia, e prima anche da alcune biografie e scritti di Adriano Olivetti.
Credo che “Cuore e Denari” possano e debbano convivere.
Sono convinta che come tutte le nostre scelte, anche la finanza debba essere, necessariamente, sempre più consapevole e sostenibile. (per un approfondimento sulla Sostenibilità vi invito a rileggere questo mio precedente articolo)
Dr.ssa Mara Sella
#sPuntiDiVista #ComeInvestire #ConsapevolMente #AltoRendimento #NonSoloFinanza #Natale2020 #NonSiFinisceMaiDiImparare
* dall’articolo “Avvento” di Alessandro D’Avenia su Il Corriere della Sera
L’immagine di copertina è tratta dal romanzo breve dello scrittore islandese Gunnar Gunnarsson: “Il pastore d’Islanda”
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