Sara e Davide sono miei clienti da oltre 20 anni. Un giorno mi chiamano per chiedermi una proposta di investimento perché sono riusciti a vendere la casa della mamma, deceduta da qualche anno e che aveva lasciato in eredità a loro e al padre.

Sapevo che il padre viveva da anni con l’ex badante della mamma e ho fatto notare loro che più che parlare di tipologia di investimento sarebbe stato opportuno capire come stavano facendo l’atto di compravendita. Infatti avevo intercettato la loro paura nei confronti dell’atteggiamento del padre che era particolarmente generoso nei confronti di questa badante. I figli però si chiedevano cosa sarebbe successo un domani, qualora il padre necessitasse di una certa assistenza. Chi paga se il papà non ha più risorse finanziarie? Toccherà senz’altro i figli e se per caso vive anche molto a lungo, possono essere cifre considerevoli. Abbiamo discusso pertanto su come poter tutelare anche la parte finanziaria che sarebbe stata incassata dal papà parlando con il notaio e concordando una rinuncia da parte del padre medesimo della sua parte di eredità. I due figli gestiranno assieme, congiuntamente il patrimonio ereditario in modo tale da non trovarsi impreparati di fronte alle future necessità assistenziali del papà. La tipologia di investimento era l’ultimo problema a cui pensare.