Una cartolina dal futuro

Una cartolina dal futuro

Salone del risparmio 2023

Una esperienza di confronto e condivisione d’idee a tutto campo, quella del “Salone del risparmio 2023”, a cui ho trovato davvero interessante partecipare. Per questo ritengo importante condividere a mia volta, cercando di riassumerli per voi, i concetti e le riflessioni che ho incontrato: la percezione del risparmio per le diverse generazioni a confronto tra loro, gli investimenti e l’AI (intelligenza artificiale), la demografia e l’invecchiamento della popolazione, il potere delle relazioni umane nell’era della tecnologia, il cambiamento del mondo che porta ad un CAMBIAMENTO personale per adattarsi velocemente alla metamorfosi in atto.

“Il risparmio oltre la crisi. Accompagnare l’investitore verso scelte consapevoli”

Si intitolava così la Tredicesima edizione del Salone del Risparmio, dal 16 al 18 maggio 2023 a Milano.
Ma perché fare un Salone del Risparmio? A chi è rivolto e soprattutto con quale obiettivo?

Il Salone è rivolto sia ai risparmiatori che agli operatori del settore ed ha come obiettivo quello di farli convergere e incontrare, per capire come poter strutturare il patrimonio in modo che questo sia in grado di soddisfare i bisogni, qualunque essi siano, di lungo o breve termine, dinamici o meno.

Fino all’anno scorso ci si prodigava a capire come districarsi in un contesto di tassi a zero, mentre quest’anno il mondo si è capovolto e la priorità è quella di tutelare il capitale dall’inflazione, cercando inoltre di parare i colpi di una eventuale recessione.

Riassumendo, occorre COMPETENZA DAL LATO DELL’OFFERTA E CONSAPEVOLEZZA DAL LATO DELLA DOMANDA.

Tutto secondo me è racchiuso in queste parole.
Da un lato è necessario avere un consulente informato e competente, oltre che trasparente ed empatico, dall’altro però è ancora più importante che il cliente sia sempre più consapevole, educato dal punto di vista finanziario ed informato anche se non necessariamente un tecnico.

 

La generazione che sta cambiando il mondo

How to connect generations

La prima conferenza a cui ho partecipato prendeva in esame la cosiddetta “generazione Z” quella dei ragazzi nati dal 1995 al 2005. Forse l’ultima generazione in grado di cambiare il mondo. Certamente quella che erediterà i nostri soldi.

È una generazione distintiva e discontinua e forse quella che sta vivendo i maggiori cambiamenti o almeno con una maggiore velocità.
Un sondaggio, fatto su un campione di 10.000 intervistati negli Stati Uniti e Regno Unito, durato oltre 2 anni, ha permesso di fotografare perché questa generazione è importante.

È il 25% della popolazione globale, il 27% della forza lavoro, la più grande popolazione di consumatori della storia. Sono fortemente creativi e non si informano tramite i canali tradizionali, hanno un rapporto complicato con il denaro, sia perché hanno un concetto di lavorare per vivere e non il contrario, sia perché i loro acquisti sono praticamente solo on line.

Mi ha fatto riflettere fermarmi a pensare che non tutti la pensiamo allo stesso modo su benessere e lavoro. O meglio: i nostri nonni e genitori sono cresciuti con un concetto di lavoro e di denaro molto diverso da come lo intendo io. C’è una percezione che è cambiata con le generazioni, velocemente.

Ora i nostri giovani e ragazzi, la pensano in modo ancora diverso da noi. Non è banale, se poi osserviamo quanto questo stia impattando sul mondo del lavoro, con le difficoltà di ricerca e selezione di nuovi lavoratori. Forse, appunto, dovremmo fermarci e pensare che per loro, i giovani Z, le priorità sono altre.

 

Il potere delle relazioni umane nell’era della tecnologia

La tecnologia e ancora di più l’intelligenza artificiale nella finanza, sono fondamentali come strumento e aiuto. Velocizzano, semplificano e potenziano le analisi sui mercati e sui titoli ma non si possono sostituire all’uomo per una semplice ragione: l’economia non è una scienza esatta! Nessuno può sapere cosa succederà a livello economico, geopolitico o ambientale, tra 1, 10 o 20 anni.

L’automazione può sbagliare per troppa perfezione. Ce lo ribadisce Federico Faggin, l’inventore del microchip che dal 1968 studia e conosce le macchine, i Pc e i robot dal loro interno, meglio di chiunque altro. “L’intelligenza artificiale ha grandi potenzialità ma allo stesso tempo si prospettano molti rischi” legati alla manipolazione delle informazioni. Difficile o quasi impossibile distinguere il vero dal falso.
Senza contare che il pericolo maggiore nel volere domare i mercati è proprio l’uomo.

La più potente forza in finanza è l’amnesia

La gente dimentica la storia. Per questo assieme all’intelligenza artificiale è importante conoscere Shakespeare e leggere Dante. Come dice William Bernstein: l’analisi dei dati e i modelli di portafoglio più efficienti non bastano. Occorre conoscere la condizione umana così come la leggiamo nelle opere classiche. Capire cosa farai nella situazione peggiore.
Durante un crollo di mercato ti farai prendere dal panico? Cosa farai quando ti si presenterà un cigno nero, qualcosa che nessuno aveva mai ipotizzato?

Con l’avvento dei Social Media e degli influencer l’impatto è stato devastante, perché i canali social promuovono contenuti sensazionali, che ci colpiscono alla “pancia”, stimolano le nostre emozioni e vanno a risvegliare il peggior nemico dei nostri investimenti: noi stessi.
Ora mi prendo il rischio di farvi venire un bel mal di pancia.

La Silver Economy: demografia e invecchiamento accelerato

Per cercare di capire cosa significa questo tema proviamo ad immaginare che nei prossimi anni spuntino 6/7 città della grandezza di Milano, popolate solo di sessantenni, dei quali, 7 su 10 avrà la pensione insufficiente a garantire il loro attuale tenore di vita. Durante la vecchiaia dovranno utilizzare la ricchezza accumulata negli anni di vita attiva.

La domanda è: la ricchezza dà la felicità? Certamente può dare la libertà della propria indipendenza!
I rischi maggiori che si intravvedono all’orizzonte di questa prospettiva sono due:
1) l’inflazione che erode le pensioni e
2) il risparmio mantenuto in conto mentre il welfare restringe le proprie maglie protettive.
L’85% degli anziani afferma che nell’ultimo anno ha auto difficolta a fissare appuntamenti nelle strutture sanitarie. La tutela si riduce.

Un altro dato sconvolgentemente in crescita è quello del Pensionati Attivi: coloro che sono andati in pensione ma continuano a lavorare. Questo gruppo di “nuovi soggetti” sono aumentati di oltre il 160% e sono persone che percepiscono redditi molto più alti rispetto ai giovani laureati neoassunti.

Ecco che allora si dipinge un quadro generale di questo tipo: da un lato gli anziani ricchi ma in un sistema che si sta incrinando e si devono proteggere, dall’altro giovani fragili e con redditi molto bassi.
Parola d’ordine: accumulare con parsimonia e invecchiare con saggezza!!!

 

Scriviti una cartolina dal futuro

Immagina di spedirti una cartolina dal futuro: come vivo una volta andato in pensione, da quale luogo mi scrivo la cartolina e dove arriverebbe tornando indietro nel tempo?
Prova a fare l’esperimento, è un esercizio per immaginare dove e come sarai tra 10/20/30 anni e più, tenendo anche uno sguardo di confronto a dove sei oggi.

Ancora una volta ricorre la domanda: i soldi fanno la felicità?
4 generazioni a confronto hanno risposte tutte di sì: Boomers (over 56 anni), Generazione X (35-55), Millennial (25-34), Generazione Z (18-24).

Se i soldi sono così importanti, allora diventa necessario essere informati finanziariamente.
L’81% delle persone dichiara di informarsi in materia finanziaria attraverso: 16% il consulente finanziario, 17% siti dedicati, 21% sito della banca, 22% il Web, il 39% attraverso i Social.

Come si fa ad arrivare al luogo dove abbiamo immaginato di aver spedito la nostra cartolina dal futuro, esattamente nelle condizioni in cui abbiamo immaginato di averlo fatto? Basta solo tanta immaginazione e fantasia oppure potrebbe servire qualcosa in più?
Ricordate, prima avevo riportato un vecchio detto: si accumula con parsimonia e si invecchia con saggezza. Questo vale anche per la salute fisica. Tradotto in una formula potrebbe suonare più o meno così:

RISPARMIO INVESTITO + INVESTIMENTO PROTETTO = PERSONAL TRAINER FINANZIARIO.

 

Un po’ come la ricetta per arrivare alla quarta età in piena forma: un pizzico di esercizio fisico, controllo medico, mangiare sano e divertirsi tanto.
In ogni aspetto abbiamo l’esperto che ci aiuta: il medico, il nutrizionista, il personal trainer. Anche per il proprio patrimonio diventa fondamentale avere qualcuno che ci aiuta ad essere sufficientemente informati e soprattutto che ci fa fare l’esercizio più importante e difficile: saper guardare lontano.

Ci hai pensato? Altrimenti è il tuo momento: da dove arriva e come arriva la tua cartolina dal futuro???

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